News 2014

Notizie, novità e comunicazioni

Convenzione

10 ottobre 2014

Si porta a conoscenza di tutti gli associati che in data odierna è stata stipulata un convenzione con la Libreria Scientifica e Universitaria Rescalli di Novara.
Di seguito, il testo completo dell’accordo.

Nuovo Presidente UCPI: Beniamino Migliucci

21 settembre 2014

Beniamino Migliucci è il nuovo Presidente dell’UCPI: Il Congresso di Venezia ha emesso il suo verdetto. Il successore di Valerio Spigarelli è Beniamino Migliucci. Presidente del Consiglio delle Camere Penali uscente, Migliucci ha avuto la meglio sull’altro candidato, Salvatore Scuto, con uno scarto di 45 voti.
Con lui è stata eletta la giunta indicata in programma che vede Domenico Ciruzzi nella carica di Vice Presidente, Francesco Petrelli nella carica di Segretario e Luca Andrea Brezigar nella carica di Tesoriere”.
(dal sito dell’Unione Camere Penali).

Agevolare la conoscenza degli studenti sulla conformazione del sistema costituzionale

18 settembre 2014

Si comunica che in data odierna è stato siglato un protocollo d’intesa tra il “Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca” e l’ “Unione delle Camere Penali Italiane”, volto ad agevolare la conoscenza degli studenti sulla conformazione del sistema costituzionale.

XV Congresso Ordinario

10 settembre 2014

Il prossimo 19, 20 e 21 settembre si terrà a Venezia il XV Congresso Ordinario delle Camere Penali Italiane.
Riformare la giustizia per cambiare il paese:
il primato della politica tra necessità democratica e funzionalità del sistema.
L’appuntamento congressuale vedrà l’elezione del nuovo Presidente dell’Unione.
Tutti i dettagli su www.ucpivenezia2014.it.

Educazione alla legalità

1 settembre 2014

Sin dal 2014 è stato sottoscritto un Protocollo d’Intesa tra l’Unione delle Camere Penali e il Ministero Dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca al fine di “agevolare la conoscenza degli studenti sulla conformazione del sistema costituzionale”.
La Camera Penale di Novara da anni è attiva e sensibile a questo tema e svolge numerosi incontri all’interno delle scuole superiori della Provincia, sempre con grande soddisfazione.

Maggiori dettagli al link
http://www.camerepenali.it/cat/209/osservatorio_per_lattuazione_protocollo_miur.html

Comunicato Camera Penale di Novara

23 luglio 2014

Il Direttivo della Camera Penale di Novara, lette le dichiarazioni del Procuratore della Repubblica Dr. Francesco Saluzzo rilasciate in data 22 luglio in sede di conferenza stampa in ordine alla possibilità che gli arresti dei membri di una pericolosa banda di criminali dedita a truffe in danno di anziani siano vanificati con una rapida remissione in libertà degli stessi in ragione della irragionevolezza dell’ordinamento penale e della remissività della Politica dello Stato in materia criminale, osserva quanto segue:
trattasi di affermazioni suggestive ma infondate e chiaramente strumentali rispetto all’obiettivo dell’intervistato.
Il reato di truffa (nella specie verosimilmente aggravata trattandosi di anziani e quindi di vittime in situazioni di minorata difesa), prevede una pena massima di 5 anni di reclusione che, qualora concorrano altre fattispecie penalmente rilevanti (ad esempio l’art. 416 c.p., come sembrerebbe trattandosi di reati commessi da una “banda” cioè da 3 o più persone che agivano in modo coordinato e seriale), può diventare anche assai più alta per raggiungere o addirittura superare i 6 o 9 anni citati dalla Procura come parametri ritenuti congrui per il reato in questione.
Non è vero quindi che le persone arrestate “potrebbero venire condannate al massimo ad un anno e mezzo”, così come non è affatto necessario che venga “rivista la politica dello Stato in materia criminale” poiché, anche nel caso di un reato che, come la truffa, aggredisce il patrimonio in modo certamente meno allarmante di altre fattispecie notoriamente da tutti percepite come assai più gravi (furto, estorsione e rapina, non a caso più gravemente sanzionate), la risposta punitiva dello Stato può essere adeguata alla gravità peculiare di alcuni casi.
E’ certamente comprensibile (ed anche condivisibile) che il Procuratore della Repubblica voglia “proteggere” l’encomiabile attivismo delle Forze dell’Ordine nella repressione dei reati.
Alimentare però il sentimento di cieco giustizialismo già così diffuso in larga parte dell’opinione pubblica, per raggiungere tale obiettivo, non pare invece condivisibile.
E’ opportuno che tutti ricordino che la scelta di come e quanto punire, in esito alla disamina dei singoli casi, anche i più gravi, ed alla valutazione “soggettiva” degli autori dei reati, anche i più efferati, spetti ai Giudici le cui doti di prudenza ed equilibrio, qualunque cittadino coinvolto in un procedimento penale, vorrebbe vedere rafforzate e valorizzate anziché cancellate da una legislazione penale che prevedesse sempre e comunque “pene esemplari”.